Gli ingredienti della serie TV American Gods creano un insieme di eccessi tale da chiedere allo spettatore un atto di fede per essere accettata

American Gods (serie TV)

La prima stagione di American Gods sta per volgere al termine ed è già stata confermata la seconda. La serie TV è ispirata al romanzo dello scrittore inglese Neil Gaiman. Il primo tentativo di trasposizione nel 2011 da parte del canale HBO (lo stesso di Game of Thrones), fu fallimentare. Il successo è invece arrivato con la nuova produzione sul canale Starz. Una serie TV che parla di divinità moderne e antiche insinuando e mettendo in discussione quello in cui si crede.

American Gods: dal romanzo alla serie TV di formazione

Il protagonista, Shadow Moon, è un criminale che crede nell’amore e nella famiglia. Il destino, tuttavia, lo costringe ad abbandonare qualunque punto fermo nella sua vita. A cominciare dalla moglie, la quale muore in un incidente stradale poco prima che Shadow venga scarcerato. Il viaggio di ritorno dell’uomo per partecipare al funerale e chiudere un capitolo della sua vita sarà invece solo l’inizio di un misterioso percorso di formazione. L’incontro con l’enigmatico Mr. Wednesday, che gli proporrà di lavorare per lui come guardia del corpo, gli aprirà le porte su nuovi orizzonti in cui credere.

Gli ingredienti della serie TV American Gods creano un insieme di eccessi tale da chiedere allo spettatore un atto di fede per essere accettata

American Gods (serie TV)

American Gods e l’atto di fede dello spettatore

American Gods ha ricevuto il plauso della critica. Ma qualcuno si chiede se non sia solo perché ispirata a un romanzo di successo. In realtà c’è ben di più, perché gli ingredienti di questa telefilm creano un insieme di eccessi tale da chiedere allo spettatore un atto di fede per essere accettata. La violenza ai limiti dello splatter, il sesso oltre i limiti dell’esplicito e i fatti oltre i limiti della comprensione. Tutto ciò fa di American Gods una serie TV perfetta per fedeli miscredenti. Solo chi non crede nel divino può lasciarsi andare a quella che Gina McIntyre di Rolling Stone ha scritto essere “la serie più allucinante del 2017”.